Nel 1825, sotto l’era del sultano Mulay Abderrahman, si continuò nella politica delle buone relazioni con gli europei. Il 30 giugno 1825, venne stipulato un trattato di commercio e di navigazione dal Regno di Sardegna con il sovrano marocchino in seguito all’insediamento a Tangeri di un Consolato indipendente di Sardegna. Fu firmato a Fez da Mulay Abderrahman e dal console Girolamo Ermirio.La stipulazione di questo trattato col Marocco, diede la possibilità per lo più a commercianti genovesi di insediarsi a Tangeri, a Mazagan, a Casablanca e a Mogador.
Il Regno d'Italia, proclamato il 17 Marzo 1861, succeddette nelle relazioni assunte dal Regno di Sardegna, ed ad esso dal 2 Giugno 1946 la Repubblica italiana . Sono quindi quasi due secoli di relazioni tra Italia e Marocco che andrebbero celbrate e commemorate. Sia l'Italia, sia il Marocco hanno tutto l'interesse a ricordare questo evento così importante.
Per questo, visto che mancano ancora due anni all'anniversario, sarebbe opportuno avviare delle inziative culturali di preparazione che coinvolgano le due nazioni e la comunità marocchina in Italia. Sarebbe auspicabile che nel 2025 un vertice intergovernativo a Torino, prima capitale d'Italia che riaffermasse l'amicizia plurisecolare tra le due nostre Nazioni.
Ma non deve essere una preparazione solamente istiuzionale, essa deve partire dal basso, deve vedere coivolta la comunità marocchina in italia e quella italiana in Marocco. Loro devono farsi carico di organizzare gli anni preparatori del bicentario. Le istituzioni sono importanti ma quello che più conta sono i popoli. Il popolo marocchino e quello italiano deve essere coinvolto nel far conoscere in Italia il Marocco e nel Regno l'Italia.
il mio appello è alla società civile, alle associazioni , ai singoli, affinchè creino nel corso di questi due anni un lavoro preparatorio per celebrare i due secoli di relazioni istituzionali tra Italia e Marocco.
Marco Baratto
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