La petizione su Change.org intitolata *“Per il riconoscimento storico e la memoria dei prigionieri del Campo S di Taranto”
La petizione su Change.org intitolata *"Per il riconoscimento storico e la memoria dei prigionieri del Campo S di Taranto"* mira a riportare all'attenzione pubblica una pagina dimenticata della storia italiana del dopoguerra. Il Campo S, noto anche come Campo di Sant'Andrea, fu un campo di prigionia gestito dalle forze britanniche, situato tra le masserie Caselle, Torre Bianca, Sant'Andrea e Torre Rossa, nei pressi di Taranto. Attivo tra il 1945 e il 1946, ospitò fino a 10.000 prigionieri italiani, molti dei quali ex membri della Repubblica Sociale Italiana, detenuti in condizioni estremamente precarie.
*Le condizioni nel Campo S*
I prigionieri erano confinati in recinti chiamati "pens" (pollai) senza letti, servizi igienici adeguati o cibo sufficiente. Molti dormivano sulla nuda terra, esposti al freddo e alla fame. Le testimonianze dell'epoca descrivono il campo come "il campo della fame", evidenziando le disumane condizioni di vita. Nonostante la fine ufficiale della guerra, molti detenuti rimasero imprigionati per mesi, alcuni anche dopo il loro ritorno da campi di prigionia in Africa.
*La mobilitazione della comunità locale*
In risposta a questa tragedia umanitaria, la popolazione di Taranto si mobilitò per aiutare i prigionieri. L'Arcivescovado, la Croce Rossa, l'Ente Comunale di Assistenza e diverse associazioni private fornirono cibo, indumenti e supporto morale. Figure come l'Arcivescovo Mons. Ferdinando Bernardi e il vicario generale Mons. Guglielmo Motolese si distinsero per il loro impegno umanitario, lavorando instancabilmente per portare aiuto e conforto ai prigionieri.
*La petizione e l'importanza della memoria*
La petizione su Change.org, promossa da cittadini e storici locali, chiede il riconoscimento ufficiale del Campo S come luogo di memoria storica. L'obiettivo è preservare i resti del campo, come i basamenti delle baracche e le strutture fognarie ancora visibili, e installare una targa commemorativa che onori la memoria dei prigionieri e della solidarietà mostrata dalla comunità tarantina.
*Un dovere morale*
Ricordare il Campo S non significa riaprire ferite, ma riconoscere una parte della nostra storia nazionale. Come sottolineato da Andrea Chioppa, coordinatore del comitato "Campo S" di Taranto, "fare memoria è un dovere morale". La storia del Campo S deve rimanere viva, non solo per il rispetto verso chi vi ha sofferto, ma anche come monito per le future generazioni.
[3/6, 20:14] Chaptgbtt: *Come sostenere la petizione*
Per sostenere la petizione e contribuire al riconoscimento storico del Campo S di Taranto, è possibile firmare online tramite il seguente link:
👉 [Firma la petizione su Change.org](https://www.change.org/p/per-il-riconoscimento-storico-e-la-memoria-dei-prigionieri-del-campo-s-di-taranto)
Ogni firma rappresenta un passo verso la giustizia storica e la preservazione della memoria collettiva.
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